Pesca

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ELABORAZIONI E INDAGINE STATISTICA STOCK ITTICI DEL NASELLO NELLA GSA17_2020

Elaborazioni E Indagine Statistica – Stock Ittici Del Nasello Nella Gsa17 (Litorale R. Marche – R. Abruzzo – R. Molise) – UNCI Agroalimentare Dipartimento Di Pesca E Agricoltura Finanziato MIPAAF Roma Piano Triennale Della Pesca 2020

La Partners in Service srl titolare del Centro Educazione Ambientale CEA “Ambiente e Mare” riconosciuto R. Marche ha effettuato la seguente Indagine statistica, mediante sondaggio tra i pescatori operanti nell’areale marittimo della GSA17, ovvero litorale Regione Marche, Regione Abruzzo, Regione Molise, sulla gestione naturale degli stock ittici del merluzzo/nasello e sui sistemi di pesca utilizzati.

Sono stati realizzati:

  • 27 questionari ai pescatori dello strascico comparto marittimo San Benedetto del Tronto, Litorale Marche GSA17 – Porto di San Benedetto del Tronto (AP)
  • 7 questionari ai pescatori dello strascico Comparto Marittimo di Giulianova, Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Porto di Giulianova (TE)
  • 8 questionari ai pescatori dello strascico Comparto Marittimo di Pescara, Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Porto di Pescara (TE)
  • 4 questionari ai pescatori dello strascico comparto marittimo di Termoli, Litorale R. Molise – GSA17- Porto di Termoli (TE)

I porti di sbarco dove è stata effettuata l’indagine statistica mediante sondaggio tra i pescatori operanti nell’areale marittimo della GSA17 (MARCHE, ABRUZZO E MOLISE) sono stati San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Termoli.

Dai dati relativi al “Flotta Peschereccia per la cattura del nasello” poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA 17, la prevalenza numerica è propria del Porto di Pescara, seguito dal Porto di San Benedetto del Tronto, dal Porto di Termoli e infine dal Porto di Giulianova.

Dai dati relativi ai “Sistemi di Pesca Utilizzati” per la cattura del nasello delle flotte pescherecce poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA 17, la prevalenza è data dallo strascico entro le 40 miglia, a seguire le 20 miglia ed infine la piccola pesca costiera 6/12 miglia.

In merito alle classi LFT, SLGT TONN e la potenza motore KW delle flotte pescherecce STRASCICO poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA 17 nei Porti presi in riferimento, impegnate nella pesca del nasello, possiamo evincere le seguenti elaborazioni:

  • Classe LFT prevalenza media dai 20 ai 30 LFT, ovvero una lunghezza media che va dai 20 metri ai 30 metri. Ai fini delle convenzioni internazionali, la Lunghezza Fuori Tutto indica la lunghezza massima dello scafo, escluse le eventuali “appendici”
  • Classe SLGT TONN prevalenza media dai 40 ai 60 SLGT TONN. A seguito dell’entrata in vigore della “Convenzione Internazionale sulla Stazzatura delle Navi”, questa rappresenta il risultato dei calcoli di una complessa formula che dà luogo a un numero. Tale valore, pur essendo un indice di “grandezza” e di “capacità” commerciale della nave rappresenta una misura convenzionale. Esiste una formula per la determinazione della “stazza lorda” (GT, Gross Tonnage) e una formula per la determinazione della “stazza netta” (NT, Net Tonnage)
  • Potenza motore KW prevalenza media dai 100 ai 200 KW, ovvero la potenza del motore derivata dal rapporto tra peso/potenza di un’imbarcazione

Attualmente le misure tecniche di gestione adottate in Italia fanno riferimento al Reg. (CE) 1967/2006, secondo il quale le misure tecniche relative all’utilizzo reti trainate sono:

  • Divieto di pesca a meno di 3 miglia dalla costa o all’interno dell’isobata dei 50 m quando tale profondità è raggiunta a una distanza inferiore dalla costa. In ogni caso, è vietato l’uso di reti trainate entro le 1,5 miglia dalla costa
  • Utilizzo di pezza di rete a maglia quadra di dimensione minima di 40mm nel sacco o, da una maglia romboidale da 50 mm (previa comunicazione)

Per quanto riguarda le reti da posta:

  • La dimensione minima delle maglie delle reti da imbrocco calate sul fondo di 16 mm
  • L’altezza massima di un tramaglio non può superare i 4 m
  • L’altezza massima di una rete da imbrocco calata sul fondo non può superare i 10 m
  • È vietato calare più di 6000 m di tramagli o reti da imbrocco per nave
  • Per reti da imbrocco con lunghezza massima inferiore a 500 m, l’altezza massima consentita è 30 m
  • L’altezza massima le reti da fondo combinate (tramagli + reti da imbrocco) è di 10 m
  • È vietato calare più di 2500 m di reti combinate per nave
  • Per reti combinate con lunghezza inferiore a 500 m, l’altezza massima è di 30 m

Tasso di mortalità: la riduzione di mortalità da pesca è stata condotta con una riduzione della capacità da pesca nel 2017 prevista dal piano di azione del Rapporto Flotte 20164 e da una riduzione dei giorni di pesca per i segmenti di flotta maggiormente interessati nello sfruttamento degli stock target e delle specie associate.

Tasso di sfruttamento: lo stock di nasello della GSA 17 si trova in uno stato di sovrasfuttamento. Il nasello in Adriatico era già stato considerato oggetto di sfruttamento eccessivo dai primi anni settanta attraverso analisi condotte utilizzando modelli globali.

Le analisi scientifiche dello stato di sfruttamento relative agli stock merluzzo/nasello evidenziano una condizione di sovra-pesca e, quindi, la necessità di rendere maggiormente compatibili le modalità e l’intensità del prelievo della pesca con la potenzialità di rinnovabilità biologica delle specie e delle comunità che la sostengono.

Catture e tasso di sfruttamento: le catture dello strascico relative al nasello sono composte prevalentemente da individui appartenenti alle classi giovanili (età 0-1 anno) mentre le catture dei palangari sono composte prevalentemente da individui più vecchi (età 2-3 anni). Le più recenti valutazioni dello stato dello stock del nasello in Adriatico evidenziano una popolazione in stato di sovra sfruttamento.

Consumi e andamento commerciale, differenze Adriatico / Tirreno: negli ultimi decenni nella comunità demersale (nasello, merluzzo, triglia)  sono stati osservati diversi cambiamenti nell’abbondanza, con una riduzione della biomassa nel tempo prevalentemente osservata nelle catture commerciali.

I naselli di provenienza adriatica hanno manifestato quotazioni altalenanti durante il 2019-2020, caratterizzate da ribassi fra ottobre e novembre 2019, in cui la disponibilità di prodotto è stata maggiore, e rialzi a inizio dicembre, periodo in cui la domanda solitamente cresce. Il nasello in Adriatico è pescato principalmente con le reti a strascico ma è presente frequentemente anche nelle catture delle reti da posta. La taglia minima di cattura è fissata a 20 cm (Reg. CE 1967/2006). In Adriatico il nasello è sfruttato principalmente dalla flotta a strascico sia croata che italiana e dai parangali croati.

Il nasello nel Mar Tirreno invece è pescato principalmente con reti ad imbrocco e tremagli, e per tali attrezzi caratterizzano due delle UoA selezionate (GNS e GTR), oltre che da barche che utilizzano la rete a strascico di fondo ed i palangari fissi.

L’aumento dei prezzi al consumo registrato a marzo 2020, durante le prime settimane dell’emergenza sanitaria COVID-19, è proseguito nel trimestre aprile-giugno, con variazioni anno su anno comprese tra il +2% e il +2,3%.

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ELABORAZIONI E INDAGINE STATISTICA STOCK ITTICI DEL NASELLO NELLA GSA17_2020

Elaborazioni E Indagine Statistica – Stock Ittici Del Nasello Nella Gsa17 (Litorale R. Marche – R. Abruzzo – R. Molise) – UNCI Agroalimentare Dipartimento Di Pesca E Agricoltura Finanziato MIPAAF Roma Piano Triennale Della Pesca 2020

La Partners in Service srl titolare del Centro Educazione Ambientale CEA “Ambiente e Mare” riconosciuto R. Marche ha effettuato la seguente Indagine statistica, mediante sondaggio tra i pescatori operanti nell’areale marittimo della GSA17, ovvero litorale Regione Marche, Regione Abruzzo, Regione Molise, sulla gestione naturale degli stock ittici del merluzzo/nasello e sui sistemi di pesca utilizzati.

Sono stati realizzati:

  • 27 questionari ai pescatori dello strascico comparto marittimo San Benedetto del Tronto, Litorale Marche GSA17 – Porto di San Benedetto del Tronto (AP)
  • 7 questionari ai pescatori dello strascico Comparto Marittimo di Giulianova, Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Porto di Giulianova (TE)
  • 8 questionari ai pescatori dello strascico Comparto Marittimo di Pescara, Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Porto di Pescara (TE)
  • 4 questionari ai pescatori dello strascico comparto marittimo di Termoli, Litorale R. Molise – GSA17- Porto di Termoli (TE)

I porti di sbarco dove è stata effettuata l’indagine statistica mediante sondaggio tra i pescatori operanti nell’areale marittimo della GSA17 (MARCHE, ABRUZZO E MOLISE) sono stati San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Termoli.

Dai dati relativi al “Flotta Peschereccia per la cattura del nasello” poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA 17, la prevalenza numerica è propria del Porto di Pescara, seguito dal Porto di San Benedetto del Tronto, dal Porto di Termoli e infine dal Porto di Giulianova.

Dai dati relativi ai “Sistemi di Pesca Utilizzati” per la cattura del nasello delle flotte pescherecce poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA 17, la prevalenza è data dallo strascico entro le 40 miglia, a seguire le 20 miglia ed infine la piccola pesca costiera 6/12 miglia.

In merito alle classi LFT, SLGT TONN e la potenza motore KW delle flotte pescherecce STRASCICO poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA 17 nei Porti presi in riferimento, impegnate nella pesca del nasello, possiamo evincere le seguenti elaborazioni:

  • Classe LFT prevalenza media dai 20 ai 30 LFT, ovvero una lunghezza media che va dai 20 metri ai 30 metri. Ai fini delle convenzioni internazionali, la Lunghezza Fuori Tutto indica la lunghezza massima dello scafo, escluse le eventuali “appendici”
  • Classe SLGT TONN prevalenza media dai 40 ai 60 SLGT TONN. A seguito dell’entrata in vigore della “Convenzione Internazionale sulla Stazzatura delle Navi”, questa rappresenta il risultato dei calcoli di una complessa formula che dà luogo a un numero. Tale valore, pur essendo un indice di “grandezza” e di “capacità” commerciale della nave rappresenta una misura convenzionale. Esiste una formula per la determinazione della “stazza lorda” (GT, Gross Tonnage) e una formula per la determinazione della “stazza netta” (NT, Net Tonnage)
  • Potenza motore KW prevalenza media dai 100 ai 200 KW, ovvero la potenza del motore derivata dal rapporto tra peso/potenza di un’imbarcazione

Attualmente le misure tecniche di gestione adottate in Italia fanno riferimento al Reg. (CE) 1967/2006, secondo il quale le misure tecniche relative all’utilizzo reti trainate sono:

  • Divieto di pesca a meno di 3 miglia dalla costa o all’interno dell’isobata dei 50 m quando tale profondità è raggiunta a una distanza inferiore dalla costa. In ogni caso, è vietato l’uso di reti trainate entro le 1,5 miglia dalla costa
  • Utilizzo di pezza di rete a maglia quadra di dimensione minima di 40mm nel sacco o, da una maglia romboidale da 50 mm (previa comunicazione)

Per quanto riguarda le reti da posta:

  • La dimensione minima delle maglie delle reti da imbrocco calate sul fondo di 16 mm
  • L’altezza massima di un tramaglio non può superare i 4 m
  • L’altezza massima di una rete da imbrocco calata sul fondo non può superare i 10 m
  • È vietato calare più di 6000 m di tramagli o reti da imbrocco per nave
  • Per reti da imbrocco con lunghezza massima inferiore a 500 m, l’altezza massima consentita è 30 m
  • L’altezza massima le reti da fondo combinate (tramagli + reti da imbrocco) è di 10 m
  • È vietato calare più di 2500 m di reti combinate per nave
  • Per reti combinate con lunghezza inferiore a 500 m, l’altezza massima è di 30 m

Tasso di mortalità: la riduzione di mortalità da pesca è stata condotta con una riduzione della capacità da pesca nel 2017 prevista dal piano di azione del Rapporto Flotte 20164 e da una riduzione dei giorni di pesca per i segmenti di flotta maggiormente interessati nello sfruttamento degli stock target e delle specie associate.

Tasso di sfruttamento: lo stock di nasello della GSA 17 si trova in uno stato di sovrasfuttamento. Il nasello in Adriatico era già stato considerato oggetto di sfruttamento eccessivo dai primi anni settanta attraverso analisi condotte utilizzando modelli globali.

Le analisi scientifiche dello stato di sfruttamento relative agli stock merluzzo/nasello evidenziano una condizione di sovra-pesca e, quindi, la necessità di rendere maggiormente compatibili le modalità e l’intensità del prelievo della pesca con la potenzialità di rinnovabilità biologica delle specie e delle comunità che la sostengono.

Catture e tasso di sfruttamento: le catture dello strascico relative al nasello sono composte prevalentemente da individui appartenenti alle classi giovanili (età 0-1 anno) mentre le catture dei palangari sono composte prevalentemente da individui più vecchi (età 2-3 anni). Le più recenti valutazioni dello stato dello stock del nasello in Adriatico evidenziano una popolazione in stato di sovra sfruttamento.

Consumi e andamento commerciale, differenze Adriatico / Tirreno: negli ultimi decenni nella comunità demersale (nasello, merluzzo, triglia)  sono stati osservati diversi cambiamenti nell’abbondanza, con una riduzione della biomassa nel tempo prevalentemente osservata nelle catture commerciali.

I naselli di provenienza adriatica hanno manifestato quotazioni altalenanti durante il 2019-2020, caratterizzate da ribassi fra ottobre e novembre 2019, in cui la disponibilità di prodotto è stata maggiore, e rialzi a inizio dicembre, periodo in cui la domanda solitamente cresce. Il nasello in Adriatico è pescato principalmente con le reti a strascico ma è presente frequentemente anche nelle catture delle reti da posta. La taglia minima di cattura è fissata a 20 cm (Reg. CE 1967/2006). In Adriatico il nasello è sfruttato principalmente dalla flotta a strascico sia croata che italiana e dai parangali croati.

Il nasello nel Mar Tirreno invece è pescato principalmente con reti ad imbrocco e tremagli, e per tali attrezzi caratterizzano due delle UoA selezionate (GNS e GTR), oltre che da barche che utilizzano la rete a strascico di fondo ed i palangari fissi.

L’aumento dei prezzi al consumo registrato a marzo 2020, durante le prime settimane dell’emergenza sanitaria COVID-19, è proseguito nel trimestre aprile-giugno, con variazioni anno su anno comprese tra il +2% e il +2,3%.