Pesca

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STUDIO DELLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA PESCA DEI PICCOLI PELAGICI ACCIUGA E SARDINA IN ADRIATICO GSA17 e GSA18_2021

Progetto Sperimentale Studio Della Gestione Sostenibile Della Pesca Dei Piccoli Pelagici Acciuga (Engraulis Encrasicolus) Sardina (Sardina Pilchardus) In Adriatico Gsa17 E Gsa18 – UNCI Agroalimentare Dipartimento Di Pesca E Agricoltura – Piano Triennale Della Pesca MIPAAF 2017-2019 – Annualità 2021

Partners in Service Srls ha effettuato la seguente indagine statistica mediante sondaggio tra i pescatori operanti nell’areale marittimo della GSA17 (Chioggia e Pila, R. Veneto; Ancona e San Benedetto Del Tronto, R. Marche, Giulianova e Ortona, R. Abruzzo) sulla gestione naturale degli stock ittici di alice/sarda e sui sistemi di pesca utilizzati: Volante e Lampara. Sono stati realizzati dei questionari ad hoc rivolti agli operatori del settore, per acquisire le informazioni economiche, sociali e biologiche necessarie:

  • 3 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Capitaneria di Porto di Ortona, Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Ortona (CH)
  • 12 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici dell’Ufficio Marittimo di Giulianova (Compartimento di Pescara), Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Giulianova (TE)
  • 12 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, Litorale Marchigiano – GSA17 – San Benedetto del Tronto (AP)
  • 20 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Delegazione di Spiaggia di Pila di Porto Tolle (Compartimento di Chioggia), Litorale R. Veneto – GSA17 – Porto Tolle (RO)
  • 8 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Direzione Marittima di Ancona, Litorale Marchigiano – GSA17 – Ancona (AN)
  • 6 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici del Compartimento Marittimo di Chioggia, Litorale R. Veneto – GSA17 – Chioggia (VE)

ZONA DI INTERESSE: ai fini della gestione della pesca, il Mare Adriatico è solitamente suddiviso in due sottozone geografiche (GSA), ovvero GSA 17 per la parte settentrionale e GSA 18 per la parte meridionale, secondo il sistema di partizionamento del mare adottato dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM).

AREALE PRESCELTO, ALTO E MEDIO ADRIATICO (GSA 17) E BASSO ADRIATICO (GSA 18): i piccoli pelagici, in particolare alici e sardine, provengono in gran parte dall’Adriatico. Infatti, le catture di queste due specie in Adriatico, assommano a circa l’85% del totale nazionale della pesca del pesce azzurro. Queste due specie costituiscono una delle più importanti risorse della pesca italiana e di quella adriatica. Oltre il 95% delle catture di acciughe e sarde avviene nella parte settentrionale dell’Adriatico; le acciughe rappresentano una quota maggiore del pescato totale lungo le coste occidentali, mentre le catture di sardine sono più importanti sul versante orientale.

INQUADRAMENTO ECOLOGICO E ASPETTI GEORAFICI E AMBIENTALI: la GSA 17 copre l’intera area dell’Adriatico Settentrionale e Centrale per una superficie totale di circa 92.660 Km2. Le temperature hanno escursioni stagionali molto forti nelle aree costiere, scendendo sotto i 7°C in inverno e sopra i 28°C in estate.

DESCRIZIONE DELLA PESCA: VOLANTE, “RETI DA TRAINO PELAGICHE A COPPIA”: reti “volanti” che sono trainate a mezz’acqua o sfiorano appena il fondo. Sono reti “attive” in quanto catturano il pesce nel loro progressivo avanzamento. Nel sistema volante a coppia ogni peschereccio traina due cavi della rete. Dai due lati della rete parte un cavo dalla mazzetta superiore e uno da quella inferiore. La rete volante ha in tutto quattro mazzette e quattro lime: lima da sugheri, lima da piombi e due laterali. Questo attrezzo, se incontra un grosso banco di pesce, può fare catture superiori alle 10 t in una sola cala

DESCRIZIONE DELLA PESCA: LAMPARA, “RETI A CIRCUIZIONE”: enormi reti rettangolari che possono essere formate o no da varie pezze, esse pure rettangolari, diverse per la dimensione di maglia o il titolo del filo con cui le pezze stesse sono costruite. Le reti poi possono essere calate da un solo natante che percorre un cerchio o da due natanti gemelli che percorrono ciascuno un semicerchio. Per quanto riguarda le specie catturate, le reti a circuizione di uso professionale tra i nostri pescatori si possono essenzialmente dividere in due categorie:

  • Reti a Circuizione abbinate all’attrazione luminosa del pesce che sono usate per la cattura del pesce azzurro (acciughe e sarde);
  • Reti a Circuizione per la cattura di specie di più grossa taglia, Tonni o più in generale sgombriformi.

RETI A CIRCUIZIONE PER ACCIUGHE E SARDE: chiamate dai pescatori lampare, ciancioli o sacco leve, hanno lunghezze che si avvicinano al Km ed altezze anche di 300 metri. La rete a circuizione per acciughe e sarde opera su banchi di pesce artificialmente formati, mediante attrazione luminosa o su banchi naturalmente formati e rivelati dagli strumenti di bordo, ma questi ultimi non sono praticati dai nostri pescatori. La pesca con la rete a circuizione per acciughe e sarde è effettuata generalmente da natanti di buone dimensioni. L’attrazione del pesce avviene generalmente con lampade sopra il livello del mare, ma è possibile ed è praticato anche l’uso di lampade sommerse. Chiusa rapidamente la rete ed imprigionato il banco, inizia lentamente il recupero della rete in modo da rendere sempre più piccolo lo spazio a disposizione del pesce.

RISULTATI INDAGINE STATISTICA:

  • “Flotta peschereccia per la cattura dei piccoli pelagici”: posta a sondaggio e operante tra i Porti di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Ortona”. Nel Porto di Pila si concentra la maggiore quantità di flotte pescherecce, con esclusivo sistema di pesca utilizzato: reti da traino pelagiche a coppia; nei Porti di San Benedetto del Tronto e di Giulianova sono equivalenti sia la quantità della flotta peschereccia che i sistemi di pesca utilizzati; a decrescere abbiamo Ancona, Chioggia, Ortona e Pescara
  • “Flotta peschereccia per la cattura dei piccoli pelagici”, posta a sondaggio e operante nel litorale Adriatico GSA17 tra le Regioni Veneto, Marche, Abruzzo”. Nei Porti presenti nella Regione Veneto si concentra la maggiore quantità della flotta peschereccia attiva nella pesca dei piccoli pelagici, con esclusivo sistema di pesca con reti da traino pelagiche a coppia (PTM), a seguire la Regione Marche e la Regione Abruzzo
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI DA TRAINO PELAGICHE A COPPIA per la cattura dei piccoli pelagici tra i porti di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Ortona”. Nel Porto di Pila è presente la maggioranza della flotta peschereccia del litorale Adriatico GSA17 con sistema di pesca utilizzato solo con reti da traino pelagiche a coppia, a seguire ex aequo il medesimo quantitativo di flotta peschereccia nei porti di San Benedetto del Tronto e di Giulianova; a seguire il Porto di Ancona e il Porto di Chioggia. I Porti di Ortona e di Pescara non manifestano alcuna presenza di tale tipologia di flotta peschereccia
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI DA TRAINO PELAGICHE A COPPIA” per la cattura dei piccoli pelagici, nel litorale Adriatico GSA17 tra le Regioni Veneto, Marche, Abruzzo”. Nella Regione Veneto si concentra la maggiore quantità di flotta peschereccia con sistema di pesca reti da traino pelagiche a coppia – volanti; a seguire la Regione Marche, ed infine la regione Abruzzo
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI A CIRCUIZIONE A CHIUSURA MECCANICA, per la cattura dei piccoli pelagici, nel litorale Adriatico GSA17, tra i porti di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara, Ortona”. La prevalenza numerica di flotte pescherecce con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica –“ lampare”, si concentra nel Porto di Ortona, a seguire i Porti di Giulianova, San Benedetto del Tronto e di Pescara. I Porti di Ancona, Pila e Chioggia non rivelano presenza di flotte pescherecce con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica – lampare
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI A CIRCUIZIONE A CHIUSURA MECCANICA per la cattura dei piccoli pelagici, operante nell’area Adriatica GSA17, oggetto di indagine statistica, nelle Regioni Veneto, Marche, Abruzzo.” La maggiore concentrazione di flotta peschereccia con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica nella Regione Abruzzo seguita dalla Regione Marche, mentre non è stata rilevata alcuna presenza di flotta peschereccia con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica nella regione Veneto

CLASSI LFT, SLG TONN E LA POTENZA MOTORE KW delle flotte pescherecce operanti attraverso i sistemi di pesca con reti a circuizione a chiusura meccanica e reti da traino pelagiche a coppia poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA17 nei PORTI DI SBARCO di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Ortona, impegnate nella pesca dei piccoli pelagici:

  • LFT”: prevalenza media da 19.1 a 38 LFT, una lunghezza media che va da 0 ai 38 metri
  • GT TONN”: prevalenza media dai 32 ai 208 SLGT TONN
  • Potenza Motore KW”: prevalenza media dai 429 ai 716 KW

QUANTITATIVO MAGGIORE DI IMBARCAZIONI: la flotta peschereccia della Regione Veneto rappresenta il quantitativo maggiore di imbarcazioni, seppur di relative dimensioni, con totale prevalenza di sistema di pesca con reti da traino pelagiche a coppia – Volanti  La flotta peschereccia della Regione Abruzzo presenta un quantitativo minore di imbarcazioni ma di dimensioni maggiori ed operanti attraverso entrambi i sistemi di pesca. Stesso andamento per la flotta peschereccia della Regione Marche, ossia un numero minore di imbarcazioni, di dimensioni maggiori ed operanti attraverso entrambi i sistemi di pesca dei piccoli pelagici, volanti e lampare.

ANNO DI COSTRUZIONE delle flotte pescherecce impegnate nella pesca dei piccoli pelagici, poste a sondaggio statistico del litorale Adriatico GSA 17, con sistema di pesca con reti a circuizione a chiusura meccanica e reti da traino pelagiche a coppia, la maggioranza è rappresentata da imbarcazioni con anno di costruzione dal 1990 al 2009.

N° UNITÀ EQUIPAGGIO: esiste una relazione inversamente proporzionale tra il numero di pescherecci e il numero unità equipaggio sulle flotte impiegate per la cattura dei piccoli pelagici poste a sondaggio. Nella Regione Veneto, vi è una notevole quantità di imbarcazioni che però ospitano un numero di lavoratori a bordo ridotto; nelle Regioni Marche e Abruzzo invece si individua una quantità di pescherecci minore, ma maggiormente produttivi in capacità lavorativa.

DATI DI SBARCO REGIONE MARCHE E REGIONE ABRUZZO: richiesti alle Capitanerie dei Porti prese in esame, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara, Ortona, i dati di sbarco per flotta peschereccia adibita alla cattura dei piccoli pelagici, Acciuga e Sardina, negli anni 2018, 2019 e 2020; inoltre è stato acquisito il dato di sbarco per specie e per sistema di pesca 

TREND TOTALE ACCIUGHE E SARDINE: lieve, ma significativo incremento di quantitativi totali di sbarco della specie Acciuga nel triennio preso in esame per quanto riguarda l’imbarcazione “Volante”.

Per l’imbarcazione “Lampara” vi è una variabilità nell’arco del triennio fino al 2020 mantenendosi abbastanza stabile in media. Per quanto riguarda la specie Sardina vi è una diminuzione sia per quanto riguarda l’imbarcazione “Volante” sia per l’imbarcazione “Lampara”.

Nell’annualità 2020, nonostante la presenza dell’emergenza sanitaria Covid’19, si può notare che sia le Volanti che le Lampare sono riuscite ad evitare la riduzione dei quantitativi di sbarco sia delle Acciughe che delle Sardine dovuta al forzato blocco delle attività lavorative.

TREND ACCIUGHE PER R. MARCHE E R. ABRUZZO: nel corso del 2018, per quanto riguarda l’imbarcazione “Volante”, è stato pescato un maggiore quantitativo in kg nella Regione Marche, rispetto alla Regione Abruzzo. Tendenza invece per quanto riguarda le imbarcazioni “Lampare” che nella Regione Marche sbarcano meno Acciughe rispetto alla quantità notevolmente più elevata nella Regione Abruzzo. Trend confermato per 2019 e 2020.

TREND SARDINE PER LA R. MARCHE E R. ABRUZZO: notevole attività redditizia in quantitativi di sbarco delle “Volanti” della Regione Marche, nel corso dell’ annualità 2018, rispetto alla regione Abruzzo. Invariata la tendenza inversa per quanto riguarda le imbarcazioni “Lampare” che nella Regione Marche sbarcano meno Sardine rispetto alla quantità più elevata nella Regione Abruzzo. Trend confermato per 2019 e 2020.

QUOTA ACCIDENTALE TONNO ROSSO E PESCE SPADA: la quota accidentale di Tonno Rosso per l’imbarcazione “Volante” nel triennio risulta notevolmente marcata nell’anno 2020. Per l’imbarcazione “Lampara”, invece, notevole quantitativo per gli anni 2019 e 2020.

Per quanto riguarda il Pesce Spada sia per l’ imbarcazione “Volante” che per la “Lampara” i quantitativi di sbarco, nel triennio preso in analisi, non evidenziano variazioni rilevanti.

CAMPIONAMENTO PICCOLI PELAGICI – CNR IRBIM ANCONA: in collaborazione con l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine CNR IRBIM Ancona Istituto Scientifico “Pesca e Ricerca Innovativa” (pubblico) riconosciuto MIPAAF Roma, l’OP ABRUZZO PESCA soc.coop arl e la Partners in Service srl (Istituto di ricerca scientifico riconosciuto dal Mipaaf). Condotto il campionamento mensile per tipologia di peschereccio degli stock ittici Acciuga e/o Sardina e l’elaborazione dei dati biologici  inerenti alle catture in riferimento all’areale marittimo GSA17. Campionamenti eseguiti nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto e l’ultimo il 13 Settembre 2021. I dati sono stati elaborati dal CNR e la relazione tecnica da loro sottoscritta è stata prontamente inviata.

 

 

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STUDIO DELLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA PESCA DEI PICCOLI PELAGICI ACCIUGA E SARDINA IN ADRIATICO GSA17 e GSA18_2021

Progetto Sperimentale Studio Della Gestione Sostenibile Della Pesca Dei Piccoli Pelagici Acciuga (Engraulis Encrasicolus) Sardina (Sardina Pilchardus) In Adriatico Gsa17 E Gsa18 – UNCI Agroalimentare Dipartimento Di Pesca E Agricoltura – Piano Triennale Della Pesca MIPAAF 2017-2019 – Annualità 2021

Partners in Service Srls ha effettuato la seguente indagine statistica mediante sondaggio tra i pescatori operanti nell’areale marittimo della GSA17 (Chioggia e Pila, R. Veneto; Ancona e San Benedetto Del Tronto, R. Marche, Giulianova e Ortona, R. Abruzzo) sulla gestione naturale degli stock ittici di alice/sarda e sui sistemi di pesca utilizzati: Volante e Lampara. Sono stati realizzati dei questionari ad hoc rivolti agli operatori del settore, per acquisire le informazioni economiche, sociali e biologiche necessarie:

  • 3 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Capitaneria di Porto di Ortona, Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Ortona (CH)
  • 12 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici dell’Ufficio Marittimo di Giulianova (Compartimento di Pescara), Litorale R. Abruzzo – GSA17 – Giulianova (TE)
  • 12 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, Litorale Marchigiano – GSA17 – San Benedetto del Tronto (AP)
  • 20 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Delegazione di Spiaggia di Pila di Porto Tolle (Compartimento di Chioggia), Litorale R. Veneto – GSA17 – Porto Tolle (RO)
  • 8 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici della Direzione Marittima di Ancona, Litorale Marchigiano – GSA17 – Ancona (AN)
  • 6 questionari ai pescatori dei piccoli pelagici del Compartimento Marittimo di Chioggia, Litorale R. Veneto – GSA17 – Chioggia (VE)

ZONA DI INTERESSE: ai fini della gestione della pesca, il Mare Adriatico è solitamente suddiviso in due sottozone geografiche (GSA), ovvero GSA 17 per la parte settentrionale e GSA 18 per la parte meridionale, secondo il sistema di partizionamento del mare adottato dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM).

AREALE PRESCELTO, ALTO E MEDIO ADRIATICO (GSA 17) E BASSO ADRIATICO (GSA 18): i piccoli pelagici, in particolare alici e sardine, provengono in gran parte dall’Adriatico. Infatti, le catture di queste due specie in Adriatico, assommano a circa l’85% del totale nazionale della pesca del pesce azzurro. Queste due specie costituiscono una delle più importanti risorse della pesca italiana e di quella adriatica. Oltre il 95% delle catture di acciughe e sarde avviene nella parte settentrionale dell’Adriatico; le acciughe rappresentano una quota maggiore del pescato totale lungo le coste occidentali, mentre le catture di sardine sono più importanti sul versante orientale.

INQUADRAMENTO ECOLOGICO E ASPETTI GEORAFICI E AMBIENTALI: la GSA 17 copre l’intera area dell’Adriatico Settentrionale e Centrale per una superficie totale di circa 92.660 Km2. Le temperature hanno escursioni stagionali molto forti nelle aree costiere, scendendo sotto i 7°C in inverno e sopra i 28°C in estate.

DESCRIZIONE DELLA PESCA: VOLANTE, “RETI DA TRAINO PELAGICHE A COPPIA”: reti “volanti” che sono trainate a mezz’acqua o sfiorano appena il fondo. Sono reti “attive” in quanto catturano il pesce nel loro progressivo avanzamento. Nel sistema volante a coppia ogni peschereccio traina due cavi della rete. Dai due lati della rete parte un cavo dalla mazzetta superiore e uno da quella inferiore. La rete volante ha in tutto quattro mazzette e quattro lime: lima da sugheri, lima da piombi e due laterali. Questo attrezzo, se incontra un grosso banco di pesce, può fare catture superiori alle 10 t in una sola cala

DESCRIZIONE DELLA PESCA: LAMPARA, “RETI A CIRCUIZIONE”: enormi reti rettangolari che possono essere formate o no da varie pezze, esse pure rettangolari, diverse per la dimensione di maglia o il titolo del filo con cui le pezze stesse sono costruite. Le reti poi possono essere calate da un solo natante che percorre un cerchio o da due natanti gemelli che percorrono ciascuno un semicerchio. Per quanto riguarda le specie catturate, le reti a circuizione di uso professionale tra i nostri pescatori si possono essenzialmente dividere in due categorie:

  • Reti a Circuizione abbinate all’attrazione luminosa del pesce che sono usate per la cattura del pesce azzurro (acciughe e sarde);
  • Reti a Circuizione per la cattura di specie di più grossa taglia, Tonni o più in generale sgombriformi.

RETI A CIRCUIZIONE PER ACCIUGHE E SARDE: chiamate dai pescatori lampare, ciancioli o sacco leve, hanno lunghezze che si avvicinano al Km ed altezze anche di 300 metri. La rete a circuizione per acciughe e sarde opera su banchi di pesce artificialmente formati, mediante attrazione luminosa o su banchi naturalmente formati e rivelati dagli strumenti di bordo, ma questi ultimi non sono praticati dai nostri pescatori. La pesca con la rete a circuizione per acciughe e sarde è effettuata generalmente da natanti di buone dimensioni. L’attrazione del pesce avviene generalmente con lampade sopra il livello del mare, ma è possibile ed è praticato anche l’uso di lampade sommerse. Chiusa rapidamente la rete ed imprigionato il banco, inizia lentamente il recupero della rete in modo da rendere sempre più piccolo lo spazio a disposizione del pesce.

RISULTATI INDAGINE STATISTICA:

  • “Flotta peschereccia per la cattura dei piccoli pelagici”: posta a sondaggio e operante tra i Porti di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Ortona”. Nel Porto di Pila si concentra la maggiore quantità di flotte pescherecce, con esclusivo sistema di pesca utilizzato: reti da traino pelagiche a coppia; nei Porti di San Benedetto del Tronto e di Giulianova sono equivalenti sia la quantità della flotta peschereccia che i sistemi di pesca utilizzati; a decrescere abbiamo Ancona, Chioggia, Ortona e Pescara
  • “Flotta peschereccia per la cattura dei piccoli pelagici”, posta a sondaggio e operante nel litorale Adriatico GSA17 tra le Regioni Veneto, Marche, Abruzzo”. Nei Porti presenti nella Regione Veneto si concentra la maggiore quantità della flotta peschereccia attiva nella pesca dei piccoli pelagici, con esclusivo sistema di pesca con reti da traino pelagiche a coppia (PTM), a seguire la Regione Marche e la Regione Abruzzo
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI DA TRAINO PELAGICHE A COPPIA per la cattura dei piccoli pelagici tra i porti di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Ortona”. Nel Porto di Pila è presente la maggioranza della flotta peschereccia del litorale Adriatico GSA17 con sistema di pesca utilizzato solo con reti da traino pelagiche a coppia, a seguire ex aequo il medesimo quantitativo di flotta peschereccia nei porti di San Benedetto del Tronto e di Giulianova; a seguire il Porto di Ancona e il Porto di Chioggia. I Porti di Ortona e di Pescara non manifestano alcuna presenza di tale tipologia di flotta peschereccia
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI DA TRAINO PELAGICHE A COPPIA” per la cattura dei piccoli pelagici, nel litorale Adriatico GSA17 tra le Regioni Veneto, Marche, Abruzzo”. Nella Regione Veneto si concentra la maggiore quantità di flotta peschereccia con sistema di pesca reti da traino pelagiche a coppia – volanti; a seguire la Regione Marche, ed infine la regione Abruzzo
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI A CIRCUIZIONE A CHIUSURA MECCANICA, per la cattura dei piccoli pelagici, nel litorale Adriatico GSA17, tra i porti di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara, Ortona”. La prevalenza numerica di flotte pescherecce con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica –“ lampare”, si concentra nel Porto di Ortona, a seguire i Porti di Giulianova, San Benedetto del Tronto e di Pescara. I Porti di Ancona, Pila e Chioggia non rivelano presenza di flotte pescherecce con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica – lampare
  • “Flotta peschereccia del sistema di pesca RETI A CIRCUIZIONE A CHIUSURA MECCANICA per la cattura dei piccoli pelagici, operante nell’area Adriatica GSA17, oggetto di indagine statistica, nelle Regioni Veneto, Marche, Abruzzo.” La maggiore concentrazione di flotta peschereccia con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica nella Regione Abruzzo seguita dalla Regione Marche, mentre non è stata rilevata alcuna presenza di flotta peschereccia con sistema di pesca reti a circuizione a chiusura meccanica nella regione Veneto

CLASSI LFT, SLG TONN E LA POTENZA MOTORE KW delle flotte pescherecce operanti attraverso i sistemi di pesca con reti a circuizione a chiusura meccanica e reti da traino pelagiche a coppia poste a sondaggio statistico nel litorale Adriatico GSA17 nei PORTI DI SBARCO di Chioggia, Pila, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara e Ortona, impegnate nella pesca dei piccoli pelagici:

  • LFT”: prevalenza media da 19.1 a 38 LFT, una lunghezza media che va da 0 ai 38 metri
  • GT TONN”: prevalenza media dai 32 ai 208 SLGT TONN
  • Potenza Motore KW”: prevalenza media dai 429 ai 716 KW

QUANTITATIVO MAGGIORE DI IMBARCAZIONI: la flotta peschereccia della Regione Veneto rappresenta il quantitativo maggiore di imbarcazioni, seppur di relative dimensioni, con totale prevalenza di sistema di pesca con reti da traino pelagiche a coppia – Volanti  La flotta peschereccia della Regione Abruzzo presenta un quantitativo minore di imbarcazioni ma di dimensioni maggiori ed operanti attraverso entrambi i sistemi di pesca. Stesso andamento per la flotta peschereccia della Regione Marche, ossia un numero minore di imbarcazioni, di dimensioni maggiori ed operanti attraverso entrambi i sistemi di pesca dei piccoli pelagici, volanti e lampare.

ANNO DI COSTRUZIONE delle flotte pescherecce impegnate nella pesca dei piccoli pelagici, poste a sondaggio statistico del litorale Adriatico GSA 17, con sistema di pesca con reti a circuizione a chiusura meccanica e reti da traino pelagiche a coppia, la maggioranza è rappresentata da imbarcazioni con anno di costruzione dal 1990 al 2009.

N° UNITÀ EQUIPAGGIO: esiste una relazione inversamente proporzionale tra il numero di pescherecci e il numero unità equipaggio sulle flotte impiegate per la cattura dei piccoli pelagici poste a sondaggio. Nella Regione Veneto, vi è una notevole quantità di imbarcazioni che però ospitano un numero di lavoratori a bordo ridotto; nelle Regioni Marche e Abruzzo invece si individua una quantità di pescherecci minore, ma maggiormente produttivi in capacità lavorativa.

DATI DI SBARCO REGIONE MARCHE E REGIONE ABRUZZO: richiesti alle Capitanerie dei Porti prese in esame, Ancona, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara, Ortona, i dati di sbarco per flotta peschereccia adibita alla cattura dei piccoli pelagici, Acciuga e Sardina, negli anni 2018, 2019 e 2020; inoltre è stato acquisito il dato di sbarco per specie e per sistema di pesca 

TREND TOTALE ACCIUGHE E SARDINE: lieve, ma significativo incremento di quantitativi totali di sbarco della specie Acciuga nel triennio preso in esame per quanto riguarda l’imbarcazione “Volante”.

Per l’imbarcazione “Lampara” vi è una variabilità nell’arco del triennio fino al 2020 mantenendosi abbastanza stabile in media. Per quanto riguarda la specie Sardina vi è una diminuzione sia per quanto riguarda l’imbarcazione “Volante” sia per l’imbarcazione “Lampara”.

Nell’annualità 2020, nonostante la presenza dell’emergenza sanitaria Covid’19, si può notare che sia le Volanti che le Lampare sono riuscite ad evitare la riduzione dei quantitativi di sbarco sia delle Acciughe che delle Sardine dovuta al forzato blocco delle attività lavorative.

TREND ACCIUGHE PER R. MARCHE E R. ABRUZZO: nel corso del 2018, per quanto riguarda l’imbarcazione “Volante”, è stato pescato un maggiore quantitativo in kg nella Regione Marche, rispetto alla Regione Abruzzo. Tendenza invece per quanto riguarda le imbarcazioni “Lampare” che nella Regione Marche sbarcano meno Acciughe rispetto alla quantità notevolmente più elevata nella Regione Abruzzo. Trend confermato per 2019 e 2020.

TREND SARDINE PER LA R. MARCHE E R. ABRUZZO: notevole attività redditizia in quantitativi di sbarco delle “Volanti” della Regione Marche, nel corso dell’ annualità 2018, rispetto alla regione Abruzzo. Invariata la tendenza inversa per quanto riguarda le imbarcazioni “Lampare” che nella Regione Marche sbarcano meno Sardine rispetto alla quantità più elevata nella Regione Abruzzo. Trend confermato per 2019 e 2020.

QUOTA ACCIDENTALE TONNO ROSSO E PESCE SPADA: la quota accidentale di Tonno Rosso per l’imbarcazione “Volante” nel triennio risulta notevolmente marcata nell’anno 2020. Per l’imbarcazione “Lampara”, invece, notevole quantitativo per gli anni 2019 e 2020.

Per quanto riguarda il Pesce Spada sia per l’ imbarcazione “Volante” che per la “Lampara” i quantitativi di sbarco, nel triennio preso in analisi, non evidenziano variazioni rilevanti.

CAMPIONAMENTO PICCOLI PELAGICI – CNR IRBIM ANCONA: in collaborazione con l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine CNR IRBIM Ancona Istituto Scientifico “Pesca e Ricerca Innovativa” (pubblico) riconosciuto MIPAAF Roma, l’OP ABRUZZO PESCA soc.coop arl e la Partners in Service srl (Istituto di ricerca scientifico riconosciuto dal Mipaaf). Condotto il campionamento mensile per tipologia di peschereccio degli stock ittici Acciuga e/o Sardina e l’elaborazione dei dati biologici  inerenti alle catture in riferimento all’areale marittimo GSA17. Campionamenti eseguiti nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto e l’ultimo il 13 Settembre 2021. I dati sono stati elaborati dal CNR e la relazione tecnica da loro sottoscritta è stata prontamente inviata.