E) PROGETTO DI STUDIO E RICERCA “SPERIMENTAZIONE DI MISURE GESTIONALI DELLA SEPPIA (SEPIA OFFICINALIS) A LIVELLO TECNICO, SPAZIALE E TEMPORALE VOLTE A GARANTIRE UN PRELIEVO SOSTENIBILE DELLA RISORSA ALIEUTICHE DA PARTE DEGLI OPERATORI DELLA PICCOLA PESCA”
Programma Nazionale Triennale Della Pesca e Dell’Acquacoltura 2022-2024 – Annualità 2023 di cui all’art. 2 lett. f) ai sensi del D.M. 677287 del 24 dicembre 2021, Decreto Direttoriale n.39267 del 26 gennaio 2023 programma Consorzio CO.GE.PA. SBT – Capitolo 1477, Decreto Impegno MASAF pemac04 N.0257983 del 18/05/2023 – CUP: J88H23000830001
Il progetto, promosso da Partners in Service srl Istituto Scientifico “Pesca e Ricerca Innovativa” Riconosciuto MIPAAF Roma CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche e R. Abruzzo, prevede la sperimentazione di azioni pilota volte a rafforzare la sostenibilità della piccola pesca anche in termini di valore aggiunto sul mercato, stimolare l’aggregazione degli operatori della piccola pesca ed il coinvolgimento attivo di forme aggregate esistenti (consorzi, associazioni, cooperative della piccola pesca). L’azione pilota oggetto del presente programma è la “Sperimentazione di misure gestionali della risorsa seppia (sepia officinalis) a livello tecnico, spaziale e temporale volte a garantire un prelievo sostenibile della risorsa alieutiche.
Attraverso questo progetto, in collaborazione con i pescatori della Piccola Pesca del CO.GE.PA., si sono andate a sperimentare le linee guida gestionali condivise volte a promuovere e migliorare la sostenibilità della pesca della seppia da parte della piccola pesca in Adriatico, nella prospettiva di definire e attuare un protocollo di sostenibilità condiviso con gli operatori, le istituzioni e gli enti scientifici.
La zona di interesse del progetto di studio e ricerca è la sottosezione geografica GSA17 Mare Adriatico Centrale, ovvero la Regione Marche e, nello specifico, il Compartimento marittimo di San Benedetto del Tronto.
La seppia comune (Sepia officinalis) è una specie demersale abbondantemente diffusa nelle acque costiere con fondali sabbiosi/fangosi ricoperti di alghe e fanerogame, ma si trova anche a profondità maggiori, fino ai 200 metri
Negli ultimi anni, i dati raccolti nel Mare Adriatico hanno mostrato una significativa diminuzione sia della biomassa sia della distribuzione delle popolazioni di seppie. Questa situazione può dipendere direttamente dalle attività di pesca su larga scala e/o indirettamente dalla distruzione degli habitat costieri e dai conseguenti cambiamenti nella struttura dell’ecosistema. Nel Mare Adriatico la pesca alla seppia è un’attività che si svolge tutto l’anno e che prevede l’utilizzo di diverse tecniche e strategie di pesca. A partire dalla primavera, gli adulti migrano per riprodursi vicino alla costa, dove vengono pescati principalmente in nasse, mentre in autunno i giovani si spostano al largo verso acque più profonde, dove vengono catturate nelle reti a strascico.
Di conseguenza risulta fondamentale adottare delle buone pratiche per la sostenibilità e la salvaguardia della seppia, tra cui:
- Non rimuovere forzatamente le uova da attrezzi e corde
- Lasciare in mare gli attrezzi da pesca fino alla fine della schiusa delle uova
- Se si vedono i segnali di riconoscimento per gli attrezzi da posta, non pescare nelle sue vicinanze
Le suddette linee guida gestionali sono state sintetizzate in una scheda grafica informativa distribuita ai pescatori del Consorzio Co.Ge.Pa. di SBT e altri operatori della piccola pesca artigianale durante i due incontri informativi realizzati.
L’Attività di pesca sperimentale è stata effettuata coinvolgendo 3 imbarcazioni attrezzate per l’attività di piccola pesca artigianale afferenti al Consorzio CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto. Ciascuna imbarcazione coinvolta ha garantito 20 battute complessive di pesca le quali sono state svolte secondo delle specifiche tecniche a seconda della specie target e dell’attrezzo e nei luoghi di esecuzione.
Da Marzo a Luglio, periodo di pesca effettivo delle seppie, per la loro cattura sono state utilizzate Nasse e/o Cogolli; dopodiché sono state prese in esame le uova che rimangono aderenti alla Nassa.
L’Istituto di Ricerca Scientifico privato Partners In Service srl, riconosciuto dal MASAF per la “Pesca e Ricerca Innovativa”, durante la sperimentazione in mare, ha realizzato 3 incontri di condivisione del progetto con i pescatori ed ha consegnato la modulistica elaborata ad hoc, i loog book giornali per monitorare ogni battuta di pesca per la seppia (sepia officinalis) e i Loog book mensile comprensivo anche dei dati raccolta uova (sepia officinalis). Ha inoltre eseguito tutto il monitoraggio tecnico della attività di pesca e la supervisione per la corretta compilazione dei moduli, svolta tramite giornate in presenza con supporto diretto delle Biologhe PhD Dott.ssa Barbara Zambuchini e Dott.ssa Mery Spurio, per l’intero periodo della durata della sperimentazione da aprile a luglio 2023.
Dai dati ottenuti dalla sperimentazione 2023, la quantità di sbarchi ottenuti per quanto concerne la Sepia officinalis sembra evidenziare un aumento della risorsa e quindi della pesca, rispetto ai dati del 2021 forniti dal progetto Adrismartfish. Nell’arco dei mesi si è riscontrato come la percentuale di uova accresce e parte da una percentuale <25% nel mese di Aprile per arrivare al massimo >75% a Giugno e riscendere a <25% a Luglio.
Pesca
E) PROGETTO DI STUDIO E RICERCA “SPERIMENTAZIONE DI MISURE GESTIONALI DELLA SEPPIA (SEPIA OFFICINALIS) A LIVELLO TECNICO, SPAZIALE E TEMPORALE VOLTE A GARANTIRE UN PRELIEVO SOSTENIBILE DELLA RISORSA ALIEUTICHE DA PARTE DEGLI OPERATORI DELLA PICCOLA PESCA”
Programma Nazionale Triennale Della Pesca e Dell’Acquacoltura 2022-2024 – Annualità 2023 di cui all’art. 2 lett. f) ai sensi del D.M. 677287 del 24 dicembre 2021, Decreto Direttoriale n.39267 del 26 gennaio 2023 programma Consorzio CO.GE.PA. SBT – Capitolo 1477, Decreto Impegno MASAF pemac04 N.0257983 del 18/05/2023 – CUP: J88H23000830001
Il progetto, promosso da Partners in Service srl Istituto Scientifico “Pesca e Ricerca Innovativa” Riconosciuto MIPAAF Roma CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche e R. Abruzzo, prevede la sperimentazione di azioni pilota volte a rafforzare la sostenibilità della piccola pesca anche in termini di valore aggiunto sul mercato, stimolare l’aggregazione degli operatori della piccola pesca ed il coinvolgimento attivo di forme aggregate esistenti (consorzi, associazioni, cooperative della piccola pesca). L’azione pilota oggetto del presente programma è la “Sperimentazione di misure gestionali della risorsa seppia (sepia officinalis) a livello tecnico, spaziale e temporale volte a garantire un prelievo sostenibile della risorsa alieutiche.
Attraverso questo progetto, in collaborazione con i pescatori della Piccola Pesca del CO.GE.PA., si sono andate a sperimentare le linee guida gestionali condivise volte a promuovere e migliorare la sostenibilità della pesca della seppia da parte della piccola pesca in Adriatico, nella prospettiva di definire e attuare un protocollo di sostenibilità condiviso con gli operatori, le istituzioni e gli enti scientifici.
La zona di interesse del progetto di studio e ricerca è la sottosezione geografica GSA17 Mare Adriatico Centrale, ovvero la Regione Marche e, nello specifico, il Compartimento marittimo di San Benedetto del Tronto.
La seppia comune (Sepia officinalis) è una specie demersale abbondantemente diffusa nelle acque costiere con fondali sabbiosi/fangosi ricoperti di alghe e fanerogame, ma si trova anche a profondità maggiori, fino ai 200 metri
Negli ultimi anni, i dati raccolti nel Mare Adriatico hanno mostrato una significativa diminuzione sia della biomassa sia della distribuzione delle popolazioni di seppie. Questa situazione può dipendere direttamente dalle attività di pesca su larga scala e/o indirettamente dalla distruzione degli habitat costieri e dai conseguenti cambiamenti nella struttura dell’ecosistema. Nel Mare Adriatico la pesca alla seppia è un’attività che si svolge tutto l’anno e che prevede l’utilizzo di diverse tecniche e strategie di pesca. A partire dalla primavera, gli adulti migrano per riprodursi vicino alla costa, dove vengono pescati principalmente in nasse, mentre in autunno i giovani si spostano al largo verso acque più profonde, dove vengono catturate nelle reti a strascico.
Di conseguenza risulta fondamentale adottare delle buone pratiche per la sostenibilità e la salvaguardia della seppia, tra cui:
- Non rimuovere forzatamente le uova da attrezzi e corde
- Lasciare in mare gli attrezzi da pesca fino alla fine della schiusa delle uova
- Se si vedono i segnali di riconoscimento per gli attrezzi da posta, non pescare nelle sue vicinanze
Le suddette linee guida gestionali sono state sintetizzate in una scheda grafica informativa distribuita ai pescatori del Consorzio Co.Ge.Pa. di SBT e altri operatori della piccola pesca artigianale durante i due incontri informativi realizzati.
L’Attività di pesca sperimentale è stata effettuata coinvolgendo 3 imbarcazioni attrezzate per l’attività di piccola pesca artigianale afferenti al Consorzio CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto. Ciascuna imbarcazione coinvolta ha garantito 20 battute complessive di pesca le quali sono state svolte secondo delle specifiche tecniche a seconda della specie target e dell’attrezzo e nei luoghi di esecuzione.
Da Marzo a Luglio, periodo di pesca effettivo delle seppie, per la loro cattura sono state utilizzate Nasse e/o Cogolli; dopodiché sono state prese in esame le uova che rimangono aderenti alla Nassa.
L’Istituto di Ricerca Scientifico privato Partners In Service srl, riconosciuto dal MASAF per la “Pesca e Ricerca Innovativa”, durante la sperimentazione in mare, ha realizzato 3 incontri di condivisione del progetto con i pescatori ed ha consegnato la modulistica elaborata ad hoc, i loog book giornali per monitorare ogni battuta di pesca per la seppia (sepia officinalis) e i Loog book mensile comprensivo anche dei dati raccolta uova (sepia officinalis). Ha inoltre eseguito tutto il monitoraggio tecnico della attività di pesca e la supervisione per la corretta compilazione dei moduli, svolta tramite giornate in presenza con supporto diretto delle Biologhe PhD Dott.ssa Barbara Zambuchini e Dott.ssa Mery Spurio, per l’intero periodo della durata della sperimentazione da aprile a luglio 2023.
Dai dati ottenuti dalla sperimentazione 2023, la quantità di sbarchi ottenuti per quanto concerne la Sepia officinalis sembra evidenziare un aumento della risorsa e quindi della pesca, rispetto ai dati del 2021 forniti dal progetto Adrismartfish. Nell’arco dei mesi si è riscontrato come la percentuale di uova accresce e parte da una percentuale <25% nel mese di Aprile per arrivare al massimo >75% a Giugno e riscendere a <25% a Luglio.