Acquacoltura

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“INDAGINE STATISTICA DI RILEVAZIONE DELLO STATO FLOTTA DELLA PICCOLA PESCA COSTIERA LOCALE OPERANTE NELLA GSA17″_2022

“Indagine Statistica Di Rilevazione Dello Stato Flotta Della Piccola Pesca Costiera Locale Operante Nella GSA17” – UNCI Agroalimentare Dipartimento Di Pesca E Agricoltura – PNT Pesca e Acquacoltura – Piano Triennale Della Pesca MIPAAF 2022-2024 – Annualità 2022

La Piccola Pesca Artigianale è la pesca praticata con imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 12 metri, che operano entro le 12 miglia dalla costa. Si distingue rispetto agli altri metodi di pesca per l’uso di attrezzi selettivi e a basso impatto ambientale, che rispettano i limiti naturali del mare e degli ecosistemi. La piccola pesca, ovvero la pesca artigianale, è per definizione quella effettuata, come previsto dalla normativa italiana, da delle imbarcazioni non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda.

La flotta da pesca italiana che opera nel Mediterraneo è costituita da 13.064 pescherecci sui quali risultano impegnati 28.724 pescatori. Si tratta di una delle flotte più importanti in Europa, dopo Spagna e Inghilterra. La maggioranza dei battelli utilizza attrezzi appartenenti al sistema della “piccola pesca”.

Dagli ultimi dati del 2018 è risultato che la pesca artigianale rappresenta il segmento della flotta marchigiana col maggior numero di navi, ovvero il 49% della flotta totale. La pesca artigianale effettua più del 25% degli sbarchi e rappresenta il 50% dell’occupazione con un equipaggiamento medio di uno/due pescatori.

Ai fine dell’indagine statistica sono stati realizzati 39 questionari da far compilare ai pescatori della piccola pesca costiera locale. Tutte le imbarcazioni di piccola pesca artigianale prese in esame sono Iscritte al  Comparto Marittimo di San Benedetto del ma l’Ufficio marittimo di Iscrizione, ovvero il porto base dove operano e svolgono la loro attività risulta essere differente, ovvero San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio, Pedaso e Cupra Marittima.

L’obiettivo del progetto è quello di censire le imbarcazioni della Piccola Pesca costiera artigianale nel territorio della Regione Marche e nel Compartimento Marittimo di San Benedetto del Tronto, per ottenere con precisione dati ed informazioni sulla piccola pesca costiera locale ed effettuare un monitoraggio sullo stato attuale e sulle loro condizioni e situazioni presenti e future lungo il litorale del mare adriatico centrale. I pescatori stessi sono coinvolti attivamente nel progetto di salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità per far conoscere il senso dell’attività della piccola pesca, per valorizzare il pescato e per dirigere le vendite nelle aree date in gestione diretta ai pescatori artigianali del prodotto (villaggio del pescatore) anziché nella grande distribuzione.

La piccola pesca utilizza attrezzi selettivi e a basso impatto ambientale; si tratta dunque di unità che operano con attrezzi selettivi che consentono di catturare solo specifiche specie bersaglio, della taglia desiderata; non vengono danneggiati i fondali e si evitano il più possibile sprechi, catture accidentali e rigetti.

La piccola pesca costiera artigianale può riuscire nell’intento di generare una rivalutazione della figura del pescatore e della sua attività, considerati ormai “pericolosi” per l’ambiente e soprattutto per la risorsa. Possiamo affermare che la sostenibilità ambientale sia addirittura  intrinseca a questo tipo di pesca: basti pensare, come citato in precedenza, alle tecniche e agli attrezzi che rispettano gli habitat marini senza danneggiare i fondali, riducendo ai minimi termini la possibilità di inquinamento; viene assicurato un equilibrio, delicato ma netto, tra la risorsa e l’attività estrattiva pescando il necessario eliminando gli sprechi; tutto questo centra il duplice obiettivo di assicurare sopravvivenza economica ai pescatori  e tutela dell’ ambiente e della risorsa.

Punto molto importante per la piccola pesca artigianale risulta essere la diversificazione (Pescaturismo e/o Ittiturismo) dell’ attività che offre agli operatori della pesca un forte potenziale in termini di opportunità reddituali in linea con l’obiettivo di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, tramite lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, turismo legato alla pesca sportiva.

Acquacoltura

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“INDAGINE STATISTICA DI RILEVAZIONE DELLO STATO FLOTTA DELLA PICCOLA PESCA COSTIERA LOCALE OPERANTE NELLA GSA17″_2022

“Indagine Statistica Di Rilevazione Dello Stato Flotta Della Piccola Pesca Costiera Locale Operante Nella GSA17” – UNCI Agroalimentare Dipartimento Di Pesca E Agricoltura – PNT Pesca e Acquacoltura – Piano Triennale Della Pesca MIPAAF 2022-2024 – Annualità 2022

La Piccola Pesca Artigianale è la pesca praticata con imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 12 metri, che operano entro le 12 miglia dalla costa. Si distingue rispetto agli altri metodi di pesca per l’uso di attrezzi selettivi e a basso impatto ambientale, che rispettano i limiti naturali del mare e degli ecosistemi. La piccola pesca, ovvero la pesca artigianale, è per definizione quella effettuata, come previsto dalla normativa italiana, da delle imbarcazioni non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda.

La flotta da pesca italiana che opera nel Mediterraneo è costituita da 13.064 pescherecci sui quali risultano impegnati 28.724 pescatori. Si tratta di una delle flotte più importanti in Europa, dopo Spagna e Inghilterra. La maggioranza dei battelli utilizza attrezzi appartenenti al sistema della “piccola pesca”.

Dagli ultimi dati del 2018 è risultato che la pesca artigianale rappresenta il segmento della flotta marchigiana col maggior numero di navi, ovvero il 49% della flotta totale. La pesca artigianale effettua più del 25% degli sbarchi e rappresenta il 50% dell’occupazione con un equipaggiamento medio di uno/due pescatori.

Ai fine dell’indagine statistica sono stati realizzati 39 questionari da far compilare ai pescatori della piccola pesca costiera locale. Tutte le imbarcazioni di piccola pesca artigianale prese in esame sono Iscritte al  Comparto Marittimo di San Benedetto del ma l’Ufficio marittimo di Iscrizione, ovvero il porto base dove operano e svolgono la loro attività risulta essere differente, ovvero San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio, Pedaso e Cupra Marittima.

L’obiettivo del progetto è quello di censire le imbarcazioni della Piccola Pesca costiera artigianale nel territorio della Regione Marche e nel Compartimento Marittimo di San Benedetto del Tronto, per ottenere con precisione dati ed informazioni sulla piccola pesca costiera locale ed effettuare un monitoraggio sullo stato attuale e sulle loro condizioni e situazioni presenti e future lungo il litorale del mare adriatico centrale. I pescatori stessi sono coinvolti attivamente nel progetto di salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità per far conoscere il senso dell’attività della piccola pesca, per valorizzare il pescato e per dirigere le vendite nelle aree date in gestione diretta ai pescatori artigianali del prodotto (villaggio del pescatore) anziché nella grande distribuzione.

La piccola pesca utilizza attrezzi selettivi e a basso impatto ambientale; si tratta dunque di unità che operano con attrezzi selettivi che consentono di catturare solo specifiche specie bersaglio, della taglia desiderata; non vengono danneggiati i fondali e si evitano il più possibile sprechi, catture accidentali e rigetti.

La piccola pesca costiera artigianale può riuscire nell’intento di generare una rivalutazione della figura del pescatore e della sua attività, considerati ormai “pericolosi” per l’ambiente e soprattutto per la risorsa. Possiamo affermare che la sostenibilità ambientale sia addirittura  intrinseca a questo tipo di pesca: basti pensare, come citato in precedenza, alle tecniche e agli attrezzi che rispettano gli habitat marini senza danneggiare i fondali, riducendo ai minimi termini la possibilità di inquinamento; viene assicurato un equilibrio, delicato ma netto, tra la risorsa e l’attività estrattiva pescando il necessario eliminando gli sprechi; tutto questo centra il duplice obiettivo di assicurare sopravvivenza economica ai pescatori  e tutela dell’ ambiente e della risorsa.

Punto molto importante per la piccola pesca artigianale risulta essere la diversificazione (Pescaturismo e/o Ittiturismo) dell’ attività che offre agli operatori della pesca un forte potenziale in termini di opportunità reddituali in linea con l’obiettivo di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, tramite lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, turismo legato alla pesca sportiva.