Pesca

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D) PROGETTO DI STUDIO E RICERCA “SPERIMENTAZIONE DI MISURE GESTIONALI DELLA SEPPIA (SEPIA OFFICINALIS) A LIVELLO TECNICO, SPAZIALE E TEMPORALE VOLTE A GARANTIRE UN PRELIEVO SOSTENIBILE DELLA RISORSA ALIEUTICHE DA PARTE DEGLI OPERATORI DELLA PICCOLA PESCA”

Programma Nazionale Triennale della Pesca ed Acquacoltura 2022-2024Annualità 2024 Decreto Direttoriale n.208875 del 10 maggio 2024 registrato dall’UCB al n.377 in data 22 maggio 2024 e dalla Corte dei Conti a n.973 in data 3 giugno 2024Decreto Impegno MASAF pemac 05 N.0318082 del 16/07/2024

Il progetto, promosso da Partners in Service srl Istituto Scientifico “Pesca e Ricerca Innovativa” Riconosciuto MIPAAF Roma CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche e R. Abruzzo, prevede la sperimentazione di azioni pilota volte a rafforzare la sostenibilità della piccola pesca anche in termini di valore aggiunto sul mercato, stimolare l’aggregazione degli operatori della piccola pesca ed il coinvolgimento attivo di forme aggregate esistenti (consorzi, associazioni, cooperative della piccola pesca). L’azione pilota oggetto del presente programma è la “Sperimentazione di misure gestionali della risorsa seppia (sepia officinalis) a livello tecnico, spaziale e temporale volte a garantire un prelievo sostenibile della risorsa alieutiche.

Attraverso questo progetto, in collaborazione con i pescatori della Piccola Pesca del CO.GE.PA., si sono andate a sperimentare le linee guida gestionali condivise volte a promuovere e migliorare la sostenibilità della pesca della seppia da parte della piccola pesca in Adriatico, nella prospettiva di definire e attuare un protocollo di sostenibilità condiviso con gli operatori, le istituzioni e gli enti scientifici.

La zona di interesse del progetto di studio e ricerca è la sottosezione geografica GSA17 Mare Adriatico Centrale, ovvero la Regione Marche e, nello specifico, il Compartimento marittimo di San Benedetto del Tronto.

La seppia comune (Sepia officinalis) è una specie demersale abbondantemente diffusa nelle acque costiere con fondali sabbiosi/fangosi ricoperti di alghe e fanerogame, ma si trova anche a profondità maggiori, fino ai 200 metri

Negli ultimi anni, i dati raccolti nel Mare Adriatico hanno mostrato una significativa diminuzione sia della biomassa sia della distribuzione delle popolazioni di seppie. Questa situazione può dipendere direttamente dalle attività di pesca su larga scala e/o indirettamente dalla distruzione degli habitat costieri e dai conseguenti cambiamenti nella struttura dell’ecosistema. Nel Mare Adriatico la pesca alla seppia è un’attività che si svolge tutto l’anno e che prevede l’utilizzo di diverse tecniche e strategie di pesca. A partire dalla primavera, gli adulti migrano per riprodursi vicino alla costa, dove vengono pescati principalmente in nasse, mentre in autunno i giovani si spostano al largo verso acque più profonde, dove vengono catturate nelle reti a strascico.

Di conseguenza risulta fondamentale adottare delle buone pratiche per la sostenibilità e la salvaguardia della seppia, tra cui:

  • Non rimuovere forzatamente le uova da attrezzi e corde
  • Lasciare in mare gli attrezzi da pesca fino alla fine della schiusa delle uova
  • Se si vedono i segnali di riconoscimento per gli attrezzi da posta, non pescare nelle sue vicinanze

Le suddette linee guida gestionali sono state sintetizzate in una scheda grafica informativa distribuita ai pescatori del Consorzio Co.Ge.Pa. di SBT e altri operatori della piccola pesca artigianale durante i due incontri informativi realizzati.

L’Attività di pesca sperimentale 2024 è stata effettuata coinvolgendo 3 imbarcazioni attrezzate per l’attività di piccola pesca artigianale afferenti al Consorzio CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto. Ciascuna imbarcazione coinvolta ha garantito 16 battute complessive di pesca le quali sono state svolte secondo delle specifiche tecniche a seconda della specie target e dell’attrezzo e nei luoghi di esecuzione, per un totale 48 battute.

Da Marzo a Luglio, periodo di pesca effettivo delle seppie, per la loro cattura sono state utilizzate Nasse e/o Cogolli; dopodiché sono state prese in esame le uova che rimangono aderenti alla Nassa.

L’Istituto di Ricerca Scientifico privato Partners In Service srl, riconosciuto dal MASAF per la “Pesca e Ricerca Innovativa”, durante la sperimentazione in mare, ha realizzato 3 incontri di condivisione del progetto con i pescatori ed ha consegnato la modulistica elaborata ad hoc, i loog book giornali per monitorare ogni battuta di pesca per la seppia (sepia officinalis) e i Loog book mensile comprensivo anche dei dati raccolta uova (sepia officinalis). Ha inoltre eseguito tutto il monitoraggio tecnico della attività di pesca e la supervisione per la corretta compilazione dei moduli, svolta tramite giornate in presenza con supporto diretto delle Biologhe PhD Dott.ssa Barbara Zambuchini e Dott.ssa Mery Spurio, per l’intero periodo della durata della sperimentazione da maggio a luglio 2024.

Dai dati ottenuti si evidenzia per la Sepia officinalis, che le quantità degli sbarchi non hanno mostrato differenze significative tra le tre regioni, Emilia Romagna, Veneto e Marche nel 2021, dato di letteratura progetto Adrismartfish, mentre sembra evidenziare un aumento di cattura con la sperimentazione del 2023 ed un rientro negli standard iniziali di quantitativi nel 2024 che ha interessato la regione Marche.

Nell’arco dei mesi si è riscontrato che la percentuale di uova decresce e parte da una percentuale >75% nel mese di Maggio, per poi scendere tra i 50-75% a Giugno ed arrivare al minimo a Luglio arrivando a <25% fino a zero.

La sperimentazione per l’annualità 2024 ha permesso di acquisire ulteriori dati scientifici che risultano essere importanti al fine di valutare e confrontare i risultati ottenuti con l’annualità precedente al fine di stabilire lo stato della risorsa seppia in Adriatico.

È stata avviata la sperimentazione, nel mese di maggio, seguendo i metodi e i protocolli originali, utilizzati nell’annualità 2023, per determinare se i risultati possono essere riprodotti in modo affidabile e al fine di stabilire e testare il “protocollo di sostenibilità” elaborato lo scorso anno.

I dati della sperimentazione condotta nel 2023 sembrano evidenziare una maggiore presenza e cattura della seppia “Sepia Officinalis” nell’areale coinvolto, rispetto a gli ultimi dati del 2021, riferiti al progetto Adrismartfish, pertanto auspicano ad una corretta esecuzione delle buone pratiche in mare attuate dai consorziati.

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D) PROGETTO DI STUDIO E RICERCA “SPERIMENTAZIONE DI MISURE GESTIONALI DELLA SEPPIA (SEPIA OFFICINALIS) A LIVELLO TECNICO, SPAZIALE E TEMPORALE VOLTE A GARANTIRE UN PRELIEVO SOSTENIBILE DELLA RISORSA ALIEUTICHE DA PARTE DEGLI OPERATORI DELLA PICCOLA PESCA”

Programma Nazionale Triennale della Pesca ed Acquacoltura 2022-2024Annualità 2024 Decreto Direttoriale n.208875 del 10 maggio 2024 registrato dall’UCB al n.377 in data 22 maggio 2024 e dalla Corte dei Conti a n.973 in data 3 giugno 2024Decreto Impegno MASAF pemac 05 N.0318082 del 16/07/2024

Il progetto, promosso da Partners in Service srl Istituto Scientifico “Pesca e Ricerca Innovativa” Riconosciuto MIPAAF Roma CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche e R. Abruzzo, prevede la sperimentazione di azioni pilota volte a rafforzare la sostenibilità della piccola pesca anche in termini di valore aggiunto sul mercato, stimolare l’aggregazione degli operatori della piccola pesca ed il coinvolgimento attivo di forme aggregate esistenti (consorzi, associazioni, cooperative della piccola pesca). L’azione pilota oggetto del presente programma è la “Sperimentazione di misure gestionali della risorsa seppia (sepia officinalis) a livello tecnico, spaziale e temporale volte a garantire un prelievo sostenibile della risorsa alieutiche.

Attraverso questo progetto, in collaborazione con i pescatori della Piccola Pesca del CO.GE.PA., si sono andate a sperimentare le linee guida gestionali condivise volte a promuovere e migliorare la sostenibilità della pesca della seppia da parte della piccola pesca in Adriatico, nella prospettiva di definire e attuare un protocollo di sostenibilità condiviso con gli operatori, le istituzioni e gli enti scientifici.

La zona di interesse del progetto di studio e ricerca è la sottosezione geografica GSA17 Mare Adriatico Centrale, ovvero la Regione Marche e, nello specifico, il Compartimento marittimo di San Benedetto del Tronto.

La seppia comune (Sepia officinalis) è una specie demersale abbondantemente diffusa nelle acque costiere con fondali sabbiosi/fangosi ricoperti di alghe e fanerogame, ma si trova anche a profondità maggiori, fino ai 200 metri

Negli ultimi anni, i dati raccolti nel Mare Adriatico hanno mostrato una significativa diminuzione sia della biomassa sia della distribuzione delle popolazioni di seppie. Questa situazione può dipendere direttamente dalle attività di pesca su larga scala e/o indirettamente dalla distruzione degli habitat costieri e dai conseguenti cambiamenti nella struttura dell’ecosistema. Nel Mare Adriatico la pesca alla seppia è un’attività che si svolge tutto l’anno e che prevede l’utilizzo di diverse tecniche e strategie di pesca. A partire dalla primavera, gli adulti migrano per riprodursi vicino alla costa, dove vengono pescati principalmente in nasse, mentre in autunno i giovani si spostano al largo verso acque più profonde, dove vengono catturate nelle reti a strascico.

Di conseguenza risulta fondamentale adottare delle buone pratiche per la sostenibilità e la salvaguardia della seppia, tra cui:

  • Non rimuovere forzatamente le uova da attrezzi e corde
  • Lasciare in mare gli attrezzi da pesca fino alla fine della schiusa delle uova
  • Se si vedono i segnali di riconoscimento per gli attrezzi da posta, non pescare nelle sue vicinanze

Le suddette linee guida gestionali sono state sintetizzate in una scheda grafica informativa distribuita ai pescatori del Consorzio Co.Ge.Pa. di SBT e altri operatori della piccola pesca artigianale durante i due incontri informativi realizzati.

L’Attività di pesca sperimentale 2024 è stata effettuata coinvolgendo 3 imbarcazioni attrezzate per l’attività di piccola pesca artigianale afferenti al Consorzio CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto. Ciascuna imbarcazione coinvolta ha garantito 16 battute complessive di pesca le quali sono state svolte secondo delle specifiche tecniche a seconda della specie target e dell’attrezzo e nei luoghi di esecuzione, per un totale 48 battute.

Da Marzo a Luglio, periodo di pesca effettivo delle seppie, per la loro cattura sono state utilizzate Nasse e/o Cogolli; dopodiché sono state prese in esame le uova che rimangono aderenti alla Nassa.

L’Istituto di Ricerca Scientifico privato Partners In Service srl, riconosciuto dal MASAF per la “Pesca e Ricerca Innovativa”, durante la sperimentazione in mare, ha realizzato 3 incontri di condivisione del progetto con i pescatori ed ha consegnato la modulistica elaborata ad hoc, i loog book giornali per monitorare ogni battuta di pesca per la seppia (sepia officinalis) e i Loog book mensile comprensivo anche dei dati raccolta uova (sepia officinalis). Ha inoltre eseguito tutto il monitoraggio tecnico della attività di pesca e la supervisione per la corretta compilazione dei moduli, svolta tramite giornate in presenza con supporto diretto delle Biologhe PhD Dott.ssa Barbara Zambuchini e Dott.ssa Mery Spurio, per l’intero periodo della durata della sperimentazione da maggio a luglio 2024.

Dai dati ottenuti si evidenzia per la Sepia officinalis, che le quantità degli sbarchi non hanno mostrato differenze significative tra le tre regioni, Emilia Romagna, Veneto e Marche nel 2021, dato di letteratura progetto Adrismartfish, mentre sembra evidenziare un aumento di cattura con la sperimentazione del 2023 ed un rientro negli standard iniziali di quantitativi nel 2024 che ha interessato la regione Marche.

Nell’arco dei mesi si è riscontrato che la percentuale di uova decresce e parte da una percentuale >75% nel mese di Maggio, per poi scendere tra i 50-75% a Giugno ed arrivare al minimo a Luglio arrivando a <25% fino a zero.

La sperimentazione per l’annualità 2024 ha permesso di acquisire ulteriori dati scientifici che risultano essere importanti al fine di valutare e confrontare i risultati ottenuti con l’annualità precedente al fine di stabilire lo stato della risorsa seppia in Adriatico.

È stata avviata la sperimentazione, nel mese di maggio, seguendo i metodi e i protocolli originali, utilizzati nell’annualità 2023, per determinare se i risultati possono essere riprodotti in modo affidabile e al fine di stabilire e testare il “protocollo di sostenibilità” elaborato lo scorso anno.

I dati della sperimentazione condotta nel 2023 sembrano evidenziare una maggiore presenza e cattura della seppia “Sepia Officinalis” nell’areale coinvolto, rispetto a gli ultimi dati del 2021, riferiti al progetto Adrismartfish, pertanto auspicano ad una corretta esecuzione delle buone pratiche in mare attuate dai consorziati.